Nebulosa Occhio di gatto

La nebulosa planetaria Occhio di Gatto, catalogo NGC, si trova in direzione della costellazione del Dragone a una distanza di circa 3.000 anni luce dalla Terra.

La Nebulosa Occhio di Gatto è una nebulosa planetaria situata nella costellazione del Dragone (conosciuta anche con il nome del Drago). La sua struttura principale è un anello di gas ionizzato emesso dalla stella centrale, una nana bianca. Presenta anche filamentose strutture radiali e regioni estese di gas ionizzato. Questa nebulosa fornisce importanti informazioni sull'evoluzione stellare, in particolare nella fase finale del ciclo vitale quando la stella progenitrice inizia a espellere le sue regioni esterne nello spazio circostante, formando una nebulosa luminosa e colorata.

Luogo dello scatto

Lanciano (CH), Maggio 2023

Informazioni tecniche della ripresa

Telescopio Meade LX200 ACF 10"
Camera di ripresa CMOS QHY268m
Filtri Astrodon H-Alpha 5nm, OIII 5nm, Astronomik H-Beta 12nm
Elaborazione software: PixInsight
Totale esposizione: 23h

La costellazione del Dragone


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CATEGORIA: Nebulose planetarie

Una nebulosa planetaria è una fase evolutiva nella vita delle stelle di massa medio-bassa, come il Sole, verso la fine del loro ciclo vitale. Quando una stella simile al Sole esaurisce il suo combustibile nucleare, inizia a espellere le sue strati esterne nello spazio circostante, formando una vasta nube di gas e polvere chiamata nebulosa planetaria. Nonostante il nome, le nebulose planetarie non sono affatto associate ai pianeti; piuttosto, prendono il loro nome dall'aspetto rotondo e diffuso che possono avere attraverso un telescopio, che ha portato i primi osservatori a confonderle con pianeti.
Le nebulose planetarie mostrano una varietà di forme e colori unici e sono caratterizzate da una stella centrale, detta nana bianca, che è il nucleo residuo della stella progenitrice. Questa stella emette radiazioni ultraviolette che illuminano la nebulosa circostante, creando un'ampia gamma di colori e strutture visibili. Le nebulose planetarie sono fondamentali per lo studio dell'evoluzione stellare e della chimica interstellare, poiché contengono materiale riciclato dalla stella morente che verrà incorporato in nuove generazioni di stelle e pianeti.